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Storia dell'arte

  • Al cospetto della Pietà Rondanini

    Dal maggio 2015, anno ricordato dai milanesi come quello della grande Esposizione Universale dedicata al mangiare, nel Castello Sforzesco c’è un undicesimo museo ad aggiungersi al restante ricco repertorio.  Si tratta del Museo della Pietà Rondanini, finalmente esposta dignitosamente in tutto il suo fascino di non-finito.  Ci sono voluti anni (quasi sessanta), prima che il…

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  • La Chiesa di Sant’Antonio Abate – un tesoro per chi ha pazienza

    C’è una chiesa, a Milano, che per essere visitata richiede tanta pazienza. Moltissima.  Richiede pazienza nel trovare l’orario giusto a cui trovarla aperta: solo tre giorni a settimana (lunedì, martedì e mercoledì), e con orari curiosamente variabili. A seconda dell’estro dei volontari che, con altrettanta pazienza, si offrono di aprire le sue porte e accogliere i visitatori, vi potrà…

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  • Pompeo Batoni: il “nuovo Raffaello” del Classicismo romano

    Entrando nella sala XXXIV della Pinacoteca di Brera, si può avere un’idea di quelle che dovessero essere le tendenze artistiche della città nel pieno Settecento. Era l’epoca dell’Illuminismo, della riscoperta del passato greco e latino con il Neoclassicismo, del noto “Grand Tour”, intrapreso dai rampolli di tutta Europa. Milano, a quei tempi, si trovava a…

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  • Quando il Tintoretto fece sedere i Dodici all’osteria

    In tempo pasquale, torna sempre la voglia di sedersi attorno alla tavola dell’Ultima Cena, meditando su questo tema dai mille sapori e sfaccettature. Non serve essere credenti per lasciarsi stuzzicare da un’immagine di quell’evento ricco di significato e spunti profondi. L’appetito di curiosità e cultura viene spontaneo: basta avere qualcuno che sia capace di stuzzicarlo. …

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  • L’origine pittorica del Carpaccio

    Quante volte avete ordinato dal menù del ristorante quel celebre piatto di carne cruda chiamato “Carpaccio”? Quante volte ve lo siete ritrovato scritto sulla carta con l’iniziale minuscola, pensando si trattasse di una di quelle versioni dispregiative di un qualche termine dialettale? Ebbene, è il momento di sciogliere i dubbi: il Carpaccio non è un…

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  • Il maestro delle vedute veneziane a Villa Necchi

    Ogni volta che si fa visita alla maestosa dimora milanese dei Necchi Campiglio, ne si scopre un tesoro diverso. A volte, le sue stanze ci fanno viaggiare lontano, fino a vedere i riflessi del Sol Levante che luccicano sulle porcellane cinesi. Altre volte, invece, sono i dipinti a guidarci all’avventura, mostrandoci scorci pittoreschi che non…

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  • Vittore Carpaccio

    L’ARTISTA Chiariamolo subito: il celebre piatto denominato “Carpaccio” deriva proprio da questo artista veneziano. Nel 1950, Giuseppe Cipriani, proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia, inventò questo secondo a base di carne cruda, ispirandosi a un quadro del Carpaccio. Sosteneva che il suo colore rosso-violaceo ricordasse molto le tinte delle opere del piittore in questione. C’è chi…

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  • Uno schizzo anche troppo ben fatto: il Cartone della Scuola di Atene

    Fin dal 1610 (con una breve pausa di 20 anni), la veneranda Pinacoteca Ambrosiana di Milano ospita un schizzo molto speciale. Normalmente, ci si aspetterebbe che gli schizzi, in quanto disegni preparatori, siano qualcosa di frettoloso e poco definito. Oggi, questa idea è ancor più vera; ieri, però, non era sempre così… Ci sono giunti…

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  • Antonello da Messina

    L’ARTISTA Dovete pensare ad Antonello come a un nodo marinaro. Un punto d’unione di due estremità essenziali, separate da uno specchio d’acqua marina. Nella sua pittura, l’arte del Rinascimento italiano si fonde con il mondo dei Fiamminghi. Le Fiandre affacciate sulla costa oceanica si congiungono, circumnavigando il continente, al cuore del Mediterraneo e alla Laguna veneta.…

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  • L’incredulità… del cinematografo

    Se dovessimo descrivere la produzione matura del Caravaggio con una sola parola, faremmo molta fatica. Definirla Realismo sarebbe troppo poco. Il Realismo, per noi contemporanei che abbiamo vissuto le epoche artistiche successive, è riconducibile subito alla realtà contadina di Courbet. Un Realismo schietto, ma non crudo e impressionante come quello caravaggesco. Certo, il suddetto francese non è così lontano dal Caravaggio, poiché…

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