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Etruscontemporanei tra Perugia e Trasimeno

Etruscontemporanei tra Perugia e Trasimeno

Gli Etruscontemporanei

Ogni artista, prima o poi, trova la sua strada. Io l’ho trovata ripercorrendo i miei sentieri d’infanzia, e risalendo alle origini della mia famiglia. Dal lato paterno, sono genuinamente perugina. E dunque etrusca
Gli Etruschi sono un popolo per noi ancora misterioso. Ma ogni goccia di conoscenza che ho appreso su di loro mi ha affascinato. Anzi, ispirato nel profondo, risvegliando il mio spirito creativo. Dalle necropoli, al bucchero. Dalla lavorazione dell’oro a filigrana finissima, alle mode di vestirsi uniche nel loro genere. E poi, ancora, le contaminazioni con la Grecia, e i primi prototipi diventati poco dopo usi e costumi romani. Più di tutto, però, mi hanno incantato i bronzetti: piccole figure umane dal sapore arcaico, destinati a funzioni votive. Così essenziali, così spirituali nel loro significato. Sono materia fusa per eternizzare la tradizione, aspirando al Divino. Una semplicità da cui si può imparare molto ancora oggi.
E così, sono nati gli Etruscontemporanei. Un popolo di spiriti etruschi antropomorfi, intrecciati con il mio vivere quotidiano. 

Papiers découpés etruschi

Tutti gli Etruscontemporanei di questa serie sono realizzati con la tecnica dei papiers découpés, ossia carte ritagliate. Specifico subito: non è esattamente un collage, bensì un processo diverso, che si rifà all’ultimo periodo di produzione di Henri Matisse. In breve, prima dipingo fogli di carta leggeri ad acrilico, con le tonalità esatte che mi figuro in mente, poi ritaglio e incollo le figure su un supporto bianco. Così facendo, come diceva Matisse, “dipingo nel colore”, e non più con il colore e basta. 
Conclusa l’opera, la digitalizzo, cercando di preservarne le eventuali imperfezioni della carta incollata, che regalano al risultato finale una certa spontaneità. Non uso programmi di editing specialistici, perché voglio essere io la piena responsabile del risultato finale. Se nel passaggio allo schermo faccio qualche piccolo errore, va benissimo così. Gli artigiani etruschi erano umani allo stesso modo. 

Emma Sedini, Spiriti etruschi. Monte del Lago, ore 19.30, 2023. © La Risolartista
Emma Sedini, Spiriti etruschi. Monte del Lago, ore 19.30, 2023. © La Risolartista

Papiers découpés etruschi

Tutti gli Etruscontemporanei di questa serie sono realizzati con la tecnica dei papiers découpés, ossia carte ritagliate. Specifico subito: non è esattamente un collage, bensì un processo diverso, che si rifà all’ultimo periodo di produzione di Henri Matisse. In breve, prima dipingo fogli di carta leggeri ad acrilico, con le tonalità esatte che mi figuro in mente, poi ritaglio e incollo le figure su un supporto bianco. Così facendo, come diceva Matisse, “dipingo nel colore”, e non più con il colore e basta. 
Conclusa l’opera, la digitalizzo, cercando di preservarne le eventuali imperfezioni della carta incollata, che regalano al risultato finale una certa spontaneità. Non uso programmi di editing specialistici, perché voglio essere io la piena responsabile del risultato finale. Se nel passaggio allo schermo faccio qualche piccolo errore, va benissimo così. Gli artigiani etruschi erano umani allo stesso modo. 

Un’estate etrusca tra Perugia e Trasimeno

La prima storia che ho voluto raccontare attraverso gli Etruscontemporanei è l’estate del 2023. Periodo chiave della mia ricerca artistica, che segna una svolta decisiva nella mia produzione, prima molto variegata e sperimentale. Dopo anni di imitazioni di altri artisti, ho trovato il mio stile. In quei due mesi, ho scoperto i papiers découpés di Matisse, e ho lasciato che la mia mano ne fosse conquistata. 
La mia permanenza al Lago Trasimeno (terra etrusca per eccellenza), intervallata da qualche gita a Perugia e dintorni, è stata per me una vera residenza artistica. Immensamente produttiva. Giorno dopo giorno, ho assorbito le piccole esperienze vissute, e ne ho fatto delle opere d’arte. È così che luglio e agosto di quel 2023 sono ormai eternizzati in una collezione di Etruscontemporanei dai colori brillanti e gioiosi. Al pari della gioia di vivere che ho provato allora, dall’inizio alla fine.